(s)Cambio
Non si cambia se non si scambia/ non si scambia se non si cambia
Dopo (s)Catastrofe2014, (s)Nodo-2015 e (s)Confine 2016 l’infestazione continua.
L’artista Stefano Scheda, con i suoi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna – corso “strategia dell’invenzione”, la performer e arteterapeuta Mona Lisa Tina, l’artista Serena Piccinini e il designer Francesco Benedetti, propone: Marradi Campana Infesta quarta edizione(s)Cambio.
A partire da questa edizione, per dare maggior respiro agli eventi artistici, in un rapporto partecipativo e relazionale più approfondito e intenso sul territorio, si è deciso, in accordo con le realtà partecipative di Marradi, di realizzare il festival in due tempi: la prima parte in questo luglio 2017 l’altra nel luglio del 2018 a seguito di dialoghi e confronti anche con la cittadinanza.
In tal modo l’edizione 2017 sarà un punto di riflessione sul proseguimento, che troverà compimento nell’arco di un biennio, in un vero e proprio work in progress, per ampliare e rendere più proficuo l’incontro interdisciplinare con gli abitanti e gli artisti,Conservando sempre un rapporto privilegiato ed elettivo col poeta Dino Campanapadre assente nel CORPO/VITA della poesia RI-LETTA.
I CANTI ORFICI sono anche CANTI ORFANI nella soglia bipolare/bifronte dello smarrimento di un altrove, che è anche nostro. Campana confinato in questo paese, ha patito ma è anche riuscito a trovare un suo sguardo d’incanto “fuori dall’industria del cadavere” .Questi i conflitti pretestuosi che hanno riportato, dopo tanti anni d’assenza, Stefano Scheda a Marradi, suo paese d’origine, trascinando con sé gli allievi del suo Corso e alcuni artisti.
Programma 2017
Mercoledì 5 Luglio 2017
11.00 – 12.00
MiC Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza
Presentazione Quarta edizione di Marradi Campana Infesta; in collegamento col Prof. Umberto Galimberti.
Venerdi 7 Luglio 2017
Marradi 21.00 – 23.00
TEATRO ANIMOSI
Lectio magistralis “L’amore: che cosa ci si scambia e come ci cambia?” Umberto Galimberti, filosofo, psicoanalista e saggista, proporrà una serie di riflessioni sul tema del Cambiamento in Amore e sulle sue proprietà trasformative.
Sabato 8 Luglio 2017
Marradi dalle ore 21.00 alle 24
TEATRO ANIMOSI
“ELO la memoria dentro” videoinstallazione di Anton Roca e Rosemary Rodrigues.
Azione collettiva rivolta ad un gruppo eterogeneo di persone, invitate ad intrecciare il proprio racconto di vita, da cui deriva la creazione di un nesso ( elo in portoghese) nella costruzione di una comunità temporanea. Il lavoro nasce dalla collaborazione tra Accademia di Belle Arti di Bologna – Corso Decorazione per l’architettura della Professoressa Giovanna Romualdi – e Rad’Art Project.
Scambio in Opera- La visita
Alcuni allievi del Corso “Strategia dell’Invenzione “tenuto da Stefano Scheda all’Accademia di Belle Arti di Bologna, discuteranno, tra le cortine dei palchetti ,in un dialogo intimo di scambio, sulle opere esposte all’URBAN CENTER, illustrando la propria “estetica del cambiamento”. Sarà curioso incontrali e discutere con loro,ascoltare e interagire con questi promettenti protagonisti che stanno provando ad affrontare il cambiamento con uno sguardo sul contemporaneo.
Nel palco Reale potrete far visita anche al filosofo Erasmo Silvio Storace che presenterà “Meta(m)orphica, assieme ad Anna Ghidini autrice di una serie grafica ispirate ai “Canti Orfici”.
URBAN CENTER
Mostra (s)Cambio. Alternative immaginarie
Mostra degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Stefano Scheda, presenta, in collaborazione con Mona Lisa Tina, Serena Piccinini e Francesco Benedetti, una selezione di opere sul tema cambio/scambio: foto, video, installazione e performance, realizzate durante l’anno accademico e il workshop.
Disponibile Cofanetto Sense 1+1 (Dvd e Cd) contenente versione integrale 2 progetti di video performance +2 tracce audio.
Per informazioni: in**@mo**********.it
LAVORO AD ARTE, realizzato con la partecipazione di artisti, lavoratori e imprenditori di 32 fabbriche e attività artigiane del territorio pianorese, prende spunto dal progetto di arte pubblica “Cuore di pietra”, a cura di Mili Romano, attivo da circa 10 anni a Pianoro.
Il documentario racconta come, all’interno delle aziende della zona, i giovani artisti creano segni, installazioni, performance, nella collaborazione e nello scambio partecipativo con i lavoratori. L’intervento di Rita Correddu si concentra sulla registrazione del battito dei cuori degli operai; i frammenti dei racconti dei lavoratori sono riportati sui marciapiedi dal duo Bisotti-Paladino; l’opera MADE IN PIANORO di Anna Rossi è la rielaborazione fantastica degli oggetti di risulta delle diverse produzioni industriali. I Fratelli Mancuso compongono un brano apposito basandosi sulla loro esperienza di musicisti-operai. E poi interventi di Mona Lisa Tina, Andreco, e molti altri. L’arte, linguaggio universale, contribuisce a creare relazioni, a costruire memoria, a rendere la nostra vita più ricca, anche nei momenti di crisi.
Performance di Mona Lisa Tina, Giovanni Gaggia, Tiziana Contino, Domenico Buzzetti.
Sense 1+1 è un progetto performativo corale fondato sull’interazione con il fruitore. Gli artisti riflettono sulla dimensione ambivalente del concetto del “libero arbitrio” e sottolineano le perplessità oggettive di questa affermazione, nell’azione complessiva del lavoro.
Il pubblico invitato a prendere parte all’azione, sarà consapevole relativamente della dimensione con cui si relazionerà, poiché ciò che egli percepirà prima di attivarsi, sarà solo “suono”. Questo è tradotto all’esterno da una complessa struttura di amplificazione dell’audio, che ha origine dall’interazione tangibile e fisica tra il corpo del fruitore e quello del performer. Successivamente all’ascolto, verrà indicato ad ogni spettatore partecipante di entrare da solo nello spazio, di togliersi le scarpe e di scegliere liberamente uno degli artisti con cui vorrà condividere le proprie emozioni o le esigenze emotive di quell’esclusivo momento.
Se è vero quindi che “ciascuno è libero di fare le proprie scelte” è indiscutibile il fatto che l’esterno, la provenienza, la formazione culturale ed esperienze personali esercitano su di noi un grande potere decisionale, così nella vita di tutti i giorni, così nelle occasioni eccezionali; proprio come nello svolgersi di una performance dove viene offerta la possibilità al fruitore, di fare quello che vuole con il Corpo del performer, stimolando così in lui un forte senso di autonomia ma allo stesso tempo di grande responsabilità nei confronti dell’altro.
Tina, Gaggia, Contino e Buzzetti contaminano le loro personali indagini artistiche aspirando, nello sforzo della condivisione, alla creazione di un unico Corpo sonoro.
Sense 1+1 è stato presentato nel 2012, all’interno di “InCorpo 012”, Rassegna Performativa a cura di Sponge ArteContemporanea, presso “BTF Temporary Space, Bologna”.
Centrum Naturae è un progetto articolato e complesso incentrato sul Corpo e sulle relazioni possibili con l’Altro e con il mondo.
Dopo l’inaugurazione di venerdì 8 agosto, presso lo Scalone Vanvitelliano, della doppia personale di Giovanni Gaggia e Mona Lisa Tina a cura di Robero Paci Dalò con l’intervento critico di Debora Ricciardi, lunedì 18 agosto, alle ore 19.00, gli stessi autori presentano presso la Chiesa della Maddalena un’inedita performance. In collaborazione con Hangartfest e con la partecipazione speciale di Simona Bramati che ne curerà la documentazione video offrendo una sua personale interpretazione dell’atto.
La performance e’ scandita in due momenti distinti ma interdipendenti: il primo e’ incentrato sulla dimensione performativa corale tra gli artisti e il pubblico solo apparentemente passivo; il secondo, come fase successiva all’azione complessiva, si caratterizza come un momento relazionale intimo e profondo tra il singolo fruitore e i due artisti. Gaggia e Tina, uniti da una forte intesa professionale e umana, desiderano suggerire ai presenti, l’esigenza del recupero del significato del Corpo e delle sue molteplici modalità comunicative, al di la’ di qualsiasi limite culturale imposto. Le tracce emotive che saranno prodotte durante lo svolgimento della performance, rappresentano la testimonianza di momenti irripetibili e speciali che contraddistinguono l’azione dal vivo. E’ in questo contesto che avviene l’incontro e la partecipazione tra chi realizza l’opera e chi ne fruisce, in un dialogo continuo tra significati e rimandi simbolici.
Performance di Mona Lisa Tina, Giovanni Gaggia, Roberto Paci Dalò, Tiziana Contino, Domenico Buzzetti.
In occasione della quarta edizione di aam Arte Accessibile Milano, presso l’auditorium dello spazio “Il Sole 24 Ore” ideato dal celebre Renzo Piano, gli artisti Buzzetti, Contino, Paci Dalò, Gaggia e Tina, propongono un articolato intervento audio-performativo, a cura di Chiara Canali.
Fondato sul “dialogo” tra Corpo e Suono, il progetto presenta così la seconda tappa di un complesso work in progress, che ha verificato l’efficacia e le potenzialità di contaminazione dei linguaggi visivi, nel suo primo momento a Bologna.
Infatti la performance “SENSE 1+1”, realizzata all’interno della manifestazione “In Corpo 012”, (rassegna d’arti performative) presso lo spazio BT’F Extra, ha visto germogliare come prima tappa, la ricchezza dello scambio umano e professionale tra le diverse sensibilità, rafforzandone le motivazioni profonde di condivisione e ricerca tra gli artisti.
A Milano il progetto accoglierà, invece, il prezioso contributo di Roberto Paci Dalò che ne amplierà e ne modificherà ulteriormente, il suo impianto concettuale.
Fermo restando che gli elementi del progetto originario, quali : il “corpo”, lo “spazio”, il “suono” e il “tempo” resteranno invariati, sarà la modalità d’interazione con il fruitore che cambierà radicalmente, oltre al numero degli artisti coinvolti.
Se a Bologna infatti è stato indicato al pubblico di entrare nello spazio uno per volta, di scegliere liberamente uno o più performers con cui avrebbe voluto interagire in una dimensione di esclusiva intimità, in questo caso i fruitori resteranno seduti in platea.
Gli artisti inviteranno i presenti ad una dimensione attiva di ascolto proprio come se assistessero ad uno spettacolo di natura teatrale e non certamente di tipo visivo-performativo. Ma ciò che in prima istanza potrebbe sembrare una provocazione, in realtà è solo lo stimolo su cui invitare il pubblico a riflettere: riflettere, cioè, sulle modalità di comunicazione con l’esterno che la cultura dei nostri giorni ci “suggerisce” di assumere , nell’uso distorto dei media, in modo formale e represso e proponendo perciò, nell’uso poetico e “genuino” del Corpo, forse un’alternativa.
Sono i corpi dei performers, che si prestano all’alternativa: sul palco dell’auditorium essi verranno agiti così dal vivo tra di loro, in carezze, abbracci, sfioramenti, parole sussurrate e donate ai presenti senza tabù. E i suoni emanati da ogni piccolo gesto, saranno processati in diretta, via computer, da Roberto Paci Dalò che se ne prenderà sensibilmente cura.
Nel delicato compito di far liberare nell’aria, tutto ciò che di sonoro verrà prodotto, Paci Dalò sarà il contenitore simbolico dell’azione.
Il gruppo così costituito darà vita ad un unico Corpo sonoro.
La riflessione pone l’accento sul rispecchiamento, da parte degli artisti, di un disagio più grande tra le persone, considerando la situazione politica ed economica di crisi dei nostri giorni, che troverebbe forse un po’ di sollievo e gratificazione, nel confronto sentito e partecipato con i propri simili.
Sense 1+1 è stato presentato nel 2012, presso l’auditorium dello spazio “Il Sole 24 Ore”, Milano.